mercoledì 30 giugno 2010

amatoriale

Lo stesso termine “amatoriale” designa qualcosa di ambiguo: da un lato, si riferisce alla passione verso qualcosa, un’attività; dall’altro, rimanda al fatto di esercitare tale pratica senza una competenza strutturata, da dilettante insomma

Bobine



Una bobina 8mm in una scatola di metalo: le scritte apposte su di essa dovrebbero attestarne il contenuto: "Vita famigliare 1958-59". Altre scritte sono indicazioni da tenere presenti, così come tutti i dati che riguardano la pellicola: lunghezza, stato fisico, marca, sistema colore o bianco e nero, presenza di una traccia sonora o no, numero delle giunte, ecc... Questo per quanto riguarda la bobina, ma potrebbero servirci molte altre informazioni per "archiviarla", soprattutto informazioni sulle persone che hanno girato il film che ora rappresenta ciò che resta, una traccia / un'orma. Le immagini hanno una memoria, la mantengono e la preservano, oppure no? Le stesse bobine, oggetti di poco conto dimenticati nelle soffitte o buttati nelle discariche, trattengono qualcosa del loro tempo... Forse Walter Benjamin avrebbe detto che questi oggetti tondi potrebbero costituire il legame tangibile, che letteramente si può toccare, di un'altra epoca (vi è la cultura, sul piano materiale e simbolico, quando le maneggiamo non è come trattare un'immagine digitalizzata, ovvero solo la riproduzone di una pellicola).

L'8mm è il formato classico del cinema amatoriale. Fu introdotto nel 1932. Fino al 1965, quando arrivò il Super8, è il formato più diffuso

martedì 29 giugno 2010

All'origine



Il primo film di famiglia è dei fratelli Lumière. Fu presentato nella celebre prima proiezione parigina del dicembre 1895. Con questa brevissima pellicola 35mm i Lumière volevano mostrare che il cinema, questa nuova forma di fotografia animata, sarebbe stato lo strumento adatto per "registrare" gli avvenimenti della propria vita, a futura memoria. La nascita del cinema è la nascita del cinema di famiglia. Ma passarono almeno altri vent'anni perché quest'idea da impresari che volevano vendere macchine da presa, proiettori e pellicole alle famiglie borghesi potesse attuarsi concretamente. Solo tra il 1922 e il 1923 furono messi sul mercato due formati di pellicola e i relativi apparati tecnici rivoluzionari: il 16mm della Kodak e il 9,5mm Pathé Baby.

I formati filmici amatoriali dalle origini: Karianne Fiorini, Mirco Santi, Per una storia della tecnologia amatoriale (Comunicazioni Sociali n 3/2005) .pdf